Diffamazione. La Corte Costituzionale si pronuncia sulla proporzione del trattamento sanzionatorio

Corte costituzionale 26 giugno 2020, n. 132, ord.

È rinviata all’udienza pubblica del 22 giugno 2021 la trattazione delle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 13, L. 8 febbraio 1948, n. 47 e dell’art. 595, comma 3, c.p., nella parte in cui prevedono l’applicazione della pena della reclusione nel caso di diffamazione aggravata dall’uso del mezzo della stampa consistente nell’attribuzione di un fatto determinato.

Uno degli argomenti più dibattuti nell’ultimo periodo riguarda La compatibilità tra diffamazione e pena detentiva, sulla scorta di quanto statuito dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Infatti si tratta di una questione  divenuta negli ultimi anni un tema centrale nel dibattito scientifico e applicativo in materia.

La Corte costituzionale – finalmente chiamata a pronunciarsi sulla proporzione del trattamento sanzionatorio previsto, in particolare, per fatti di diffamazione a mezzo stampa – ha nuovamente scelto la strada del dialogo con il legislatore, avvalendosi dei propri poteri di gestione del processo costituzionale.